A RATE ANCHE LE CURE MEDICHE

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Chiedere un prestito. Questa l’ultima spiaggia su cui approdano moltissime famiglie, soprattutto in questo momento di crisi. Tanto che il 53,4% degli italiani confessa di incontrare difficoltà a far quadrare i conti a fine mese, solo una famiglia su tre riesce a risparmiare qualcosa (33,4%), mentre il 66,1% non riesce addirittura ad arrivare a fine mese. È quanto afferma l’Eurispes nell’ultimo Rapporto Italia 2009 giunto alla 21/ma edizione. Sono aumentati, quindi, gli italiani che per acquistare beni e servizi hanno optato per il pagamento del prezzo sotto forma di dilazione: lo scorso anno dichiarava di aver usufruito del credito al consumo il 25,7%. Una percentuale in aumento di 11 punti raggiungendo quota 36,9%. E così il credito al consumo diventa la soluzione più immediata per superare la crisi della quarta settimana e affrontare quelle spese alle quali altrimenti non si potrebbe far fronte. Va, tuttavia, notato che non stiamo parlando di acquisti extra o relativi alle esigenze personali. Si tratta, infatti, di cure mediche come le visite specialistiche, gli interventi o le protesi dentarie le cui spese diventano dilazionate per il 19,4% dei cittadini, una percentuale in aumento di 14 punti rispetto al sondaggio dell’anno precedente. Così come è indicativo che il 5,6% abbia fatto ricorso ai finanziamenti per acquistare beni alimentari. È il 62,9% degli italiani a sentirsi obbligata a ricorrere al credito al consumo per esigenze finanziarie, perché non in grado di pagare cash. Una condizione che accomuna il 47,6% di quanti acquistano a rate proprio per motivi di scarsa liquidità e il 15,3% perché non ha altre soluzioni per affrontare un acquisto indispensabile. In generale, invece, tra i beni più acquistati a rate dalle famiglie si confermano le automobili (58,7%), ma abbastanza frequente spiccano elettrodomestici (40,3%), computer o telefonini (28,9%), arredamenti e servizi per la casa (22,1%). Tra i desideri più voluttuari, il 4,9% degli italiani dichiara di utilizzare i pagamenti dilazionati per l’acquisto di vestiario e di calzature e il 6,1% per i viaggi o vacanze. Sfogliando ancora il Rapporto emerge che il 30,6% sostiene invece di aver utilizzato il pagamento dilazionato per le offerte convenienti proposte dai commercianti (11,9%) o perché al momento dell’acquisto il tasso di interesse applicato al credito al consumo risultava in quel momento interessante (18,7%). Altra nota dolente. Quest’anno è emersa la difficoltà per gli italiani di non riuscire ad estinguere debiti pregressi. Per far fronte a tale situazione, il 2,2% è stato costretto a contrarre altri prestiti unicamente per riuscire a pagare quelli pregressi. La fotografia scattata dall’Eurispes non è, però, totalmente in bianco e nero. Tra previsioni negative e una quantità enorme di messaggi mediatici allarmanti, secondo il presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara si può parlare anche di ripresa. “L’Italia – spiega Fara – sta attraversando la tempesta finanziaria mondiale senza subire colpi irreparabili. Ciò sta a significare che il sistema tiene, perché può contare su un sistema bancario solido, reticolare e dunque ben collegato al territorio ed un sistema produttivo fondato su quasi sei milioni di piccole e medie imprese e orientato, per larga parte, verso tipiche attività manifatturiere che inducono a guardare con una certa tranquillità al futuro”.  (miaeconomia)

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A RATE ANCHE LE CURE MEDICHEultima modifica: 2009-02-03T04:32:00+01:00da worldeditor
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