ALCOL – I CONSUMI: GENERAZIONI A CONFRONTO

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L’alcol, insieme al fumo, l’attività fisica e l’alimentazione, ha assunto una importanza sempre maggiore soprattutto per le conseguenze che l’uso eccessivo di bevande alcoliche può avere sui consumatori, i giovani in particolare, tanto da parlare di grave pericolo per la salute individuale e collettiva. Il consumo di alcol è fortemente influenzato dal contesto culturale, sociale, economico e politico. Il danno causato dall’alcol, oltre che al bevitore, si estende alle famiglie e alla collettività, gravando sull’intera società: si stima infatti che i prodotti alcolici siano responsabili del 9% della spesa sanitaria. Su questo fronte l’Italia è il primo dei 51 Paesi afferenti alla Regione Europea dell’Organizzazione mondiale della Sanità ad aver raggiunto l’obiettivo di una diminuzione del 25% del consumo pro-capite di alcol nel periodo prefissato 1981-2000. A questo buon risultato, tuttavia, partecipano anche andamenti in controtendenza, come l’aumento del consumo tra i giovani. Sul sito dell’Osservatorio fumo, alcol e droga (OSS-FAD) è possibile accedere al testo del piano d’azione europeo sull’alcol 2000-2005, al testo della legge quadro in materia di alcol e problemi correlati (30 marzo 2001), oltre ai testo di diversi studi e pubblicazioni. I dati di uno studio recente di Emanuele Scafato mostrano l’andamento della differenza nei consumi di superalcolici, ma anche birra e vino fra i giovani, gli adulti e gli anziani nel periodo che va dal 1993 al 2000.

  • CONSUMI DI VINO: Il numero di consumatori di vino è risultato sostanzialmente stabile nel periodo 1995-2000 per entrambi i sessi ma con differenze significative per le classi di età più giovanili in particolare per gli adolescenti e per i 18-24enni, sia maschi, sia femmine. Consulta i dati.
  • CONSUMI DI BIRRA: Il numero di consumatori e di consumatrici di birra è risultato incrementato del 2,6 e del 9,5 % rispettivamente. La analisi per classi di età ha evidenziato un incremento omogeneo tra i maschi, fatta eccezione per gli ultrasettantacinquenni che risultano ridotti in numero e un incremento significativo per le femmine di qualsiasi età con il massimo incremento registrato tra le donne di età, superiore a 75 anni. Consulta i dati.
  • CONSUMI DI ALCOL FUORI PASTO: Il numero di maschi che ha dichiarato di consumare bevande alcoliche fuori pasto è risultato invariato mentre quelle delle donne ha mostrato un incremento del 22%. E’ stato osservato, inoltre, un aumento dei consumatori di alcolici fuori pasto tra i maschi più giovani e, per tutte le età considerate, tra le consumatrici con i maggiori incrementi tra le classi giovanili. Consulta i dati.

APPROFONDIMENTI – ALCOLISMO: L’alcolismo è una sindrome patologica determinata dall’assunzione acuta o cronica di grandi quantità di alcol.

  • L’intossicazione acuta da alcol si instaura generalmente dopo un’assunzione superiore a 50 mg/100mL (109 mmol/L).
    La medesima può sopraggiungere a concentrazioni inferiori nel caso di soggetti suscettibili, più spesso per patologie enzimatiche.
  • La sindrome di dipendenza si ha quando sono presenti tre o più dei seguenti criteri
    1. bisogno imperioso o necessità di consumare dell’alcol (craving)
    2. perdita di controllo: incapacità di limitare il proprio consumo di alcol
    3. sindrome di astinenza
    4. sviluppo di tolleranza
    5. abbandono progressivo degli altri interessi e/o del piacere di consumare l’alcol
    6. consumo continuo di alcol nonostante la presenza di problemi ad esso legati.

TERAPIE: I trattamenti per l’alcolismo includono programmi di disintossicazione gestiti da istituzioni mediche. Questi possono richiedere il ricovero di un paio di settimane in reparti ospedalieri specializzati dove possono essere somministrati farmaci per evitare i sintomi dell’astinenza. Dopo la disintossicazione, si usano diverse forme di terapia di gruppo o di psicoterapia, per occuparsi dei problemi sottostanti. Queste terapie possono essere supportate da farmaci quali il Disulfiram (nomi commerciali: Antabuse o Etiltox), che causa un forte e rapido malessere dopo anche la più piccola dose di alcool ingerita. Qualora si riprendesse il consumo di alcol (in presenza di questo farmaco) possono avvenire conseguenze assai gravi e persino la morte. Un altro programma di trattamento è basato sulla terapia nutrizionale. La maggior parte degli alcolisti accusano problemi nel trattamento degli zuccheri, con resistenza dell’insulina, che può essere trattata con una dieta ipoglicemica. L’ipoglicemia causa un livello discontinuo di zuccheri nel sangue ed il relativo apporto al cervello. Ciò coinvolge il comportamento e gli stati emotivi spesso riscontrati fra gli alcolisti in trattamento. Gli aspetti metabolici dell’alcolismo sono spesso trascurati con conseguenti cattivi risultati di trattamento.

ASPETTI SOCIALI: I problemi sociali derivanti dall’alcolismo possono includere la perdita del lavoro, problemi finanziari, condanne per crimini come la guida in stato di ubriachezza o problemi di ordine pubblico, perdita dell’alloggio e perdita di rispetto da parte di chi vede il problema come un vizio facilmente evitabile. Studi approfonditi, dimostrano che l’alcolismo interessa non soltanto gli alcolisti ma anche e profondamente i membri delle loro famiglie. I loro bambini possono essere influenzati anche da grandi, generando quella che comunemente viene definita la sindrome dei figli adulti degli alcolisti, e anche prima della nascita, generando la cosiddetta sindrome fetale da alcol nei bimbi nati da madri alcoliste. Molti sono erroneamente convinti che quando la persona ha rinunciato a bere, il problema sia pressoché risolto. Tuttavia la gran parte di persone che ha smesso di bere continua a definire sé stesso “alcolista” o “alcolista in trattamento”.

FARMACOLOGIA: Gli agenti farmacologici usati (sotto stretto controllo medico) nel trattamento dell’alcolismo includono:

  • ansiolitici come benzodiazepine per trattare i sintomi dell’astinenza
  • Disulfiram e Naltrexone per migliorare l’arrendevolezza al piano di astinenza
  • GHBS (sodio oxibato) sia nella sindrome di astinenza acuta, che nel trattamento a breve e medio-lungo termine della dipendenza da alcool
  • la farmacopea standard di antidepressivi, ansiolitici ed altri psicotropici
  • farmaci per trattare i sottostanti disturbi dell’umore, nervosi e fisici connessi con i sintomi dell’alcolismo

 

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ALCOL – I CONSUMI: GENERAZIONI A CONFRONTOultima modifica: 2009-03-23T03:43:00+01:00da worldeditor
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