ARRIVA IN ITALIA L’ENERGY BUILDING

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Il nuovo modo di costruire la casa.
Oltre 5 milioni di pagine web, i più grandi nomi dell’architettura e del design “riconvertiti” al bio, grattacieli “verdi” che nasceranno nelle più importanti capitali. In tutto il mondo l’architettura mixa ecologia e sostenibilità nei materiali e negli arredi con le antiche filosofie come il feng shui per realizzare case che “creano benessere”. Dalla CNN al NY Times, passando per i giornali e i magazine inglesi e francesi, per arrivare persino alle testate che normalmente si occupano della vita dorata delle star del cinema: basta navigare sui più importanti siti di informazione per rendersi conto dell’entità e della portata mondiale del fenomeno della bioarchitettura e dell’attenzione per i nuovi trend che si stanno affermando. Una passione che ha superato l’ambito degli addetti ai lavori, diventando un vero e proprio fenomeno di costume che si rivolge sempre di più al grande pubblico. È infatti sufficiente digitare “green building” sui motori di ricerca per trovarsi di fronte a quasi 5 milioni di pagine web e a “nomi eccellenti”: dai guru dell’architettura e del design internazionali, per arrivare a star come Brad Pitt. Ma quello che emerge con forza dal monitoraggio internazionale è che non si parla solo di “futuro”, ma di un presente quanto mai attuale. E in tutto il mondo si sta affermando una “evoluzione” del concetto di architettura sostenibile, ovvero l’energy building, il nuovo modo di costruire e arredare la casa tenendo conto delle più moderne tecniche di costruzione, i materiali più naturali e sostenibili, ma anche le antichissime tecniche e filosofie, come il feng shui, nate per dare energia e benessere a chi nella casa ci abita. È quanto emerge dallo studio promosso da Cerchi nel Grano di Milano, il primo spazio specializzato in bioarchitettura e bioedilizia, capace di offrire tutte le soluzioni e consulenze necessarie per l’energy building. Per lo studio sono stati monitorati e analizzati oltre 2.600 siti, blog, riviste on line e siti di informazione dedicati ai nuovi trend, all’architettura e all’edilizia, al fine di individuare le nuove tendenze internazionali che si stanno affermando. Persino in italiano sono numerosi i siti che fanno riferimento a questo mondo: la sola “bioarchitettura” conta oltre 206 mila pagine dedicate. E lo stesso vale per le “immagini”, sia che si tratti di edifici già esistenti, che si parli di progetti che stanno per vedere la luce nel mondo, digitando green building su Google si trovano 294 mila tra fotografie, rendering in 3d, disegni e progetti. Ma in quali tipologie di siti e di riviste on line si parla di più di questi temi? A sorpresa non sono i siti o le testate dedicate agli addetti ai lavori quelli dove si parla maggiormente di temi inerenti alla bioarchitettura: forum e siti specializzati, dove si analizzano i materiali, le loro caratteristiche tecniche e fisiche sono una minoranza (circa il 15% di quelli analizzati). A dominare, in termini percentuali sono quelli destinati ad un grande pubblico generalista (65%), seguiti dai siti e dai blog dedicati a chi è alla ricerca dei nuovi trend e delle ultime novità, in qualsiasi campo (20%). Nello specifico, a fare la parte del leone sono siti di informazione, magazine e testate on line. Al loro interno si parla di green building in numerose rubriche e sezioni, partendo da quelle dedicate a design e personaggi (circa il 38%), tanto che non si contano gli articoli dedicati in tutto il mondo a Renzo Piano, in occasione della creazione e dell’inaugurazione del California Academy of Sciences (19.500 citazioni sul web). Non solo, questo tema è diventato una presenza costante nelle sezioni curiosità delle più importanti testate on line (32%), come ad esempio sul sito della Cnn dove si dedica un importante approfondimento ai grattacielo del futuro, progettati proprio nell’ottica “green building” (con ampi articoli sui “Future Skycraper”). L’impennata del prezzo del petrolio e delle altre fonti di energia tradizionali, associata agli allarmi sull’importanza di fonti rinnovabili e con un limitato impatto sull’ambiente ha fatto sì che la bioedilizia diventasse una presenza fissa anche nelle testate e nelle rubriche che trattano di economia (24%). Al di là dei “luoghi” dove si parla di questi temi, quali gli argomenti associati più frequentemente al mondo della bioarchitettura? Le parole chiave che emergono quando si parla di questo mondo sono molto numerose, sicuramente “ambiente” è una delle più ricorrenti: nel 63% delle pagine web e degli articoli analizzati parlano dell’importanza di portare un po’ di “natura” anche all’interno delle più moderne e iper tecnologiche super metropoli, come fonte di benessere per chi ci abita. Non solo, un argomento molto sentito è relativo alla riduzione delle emissioni. Questa la chiave ad esempio del progetto Ziguratt, una vera e propria città-piramide “eco-sostenibile e autosufficiente in termini energetici, presentata all’ultimo Dubai Cityscape (la più importante fiera-convegno del mondo dell’edilizia) che promette di rivoluzionare l’urbanistica, proponendo un modello decisamente eco-friendly. Un principio rafforzato da quello del “benessere”, sempre più spesso associato a temi riguardanti questo mondo (nel 52% degli articoli e pagine web analizzate). Ormai è riconosciuta l’importanza di materiali naturali e contatto con la natura per il benessere psicofisico, ma in più, in molti articoli si parla della “commistione” tra le più moderne tecniche di costruzione, materiali naturali e filosofie orientali che vedono proprio nelle tecniche e nelle regole di costruzione un’importante fonte di energia positiva per la casa e per chi ci abita (come il feng shui). Un esempio per tutti? Chung Ping Wang, l’architetto della Taipei 101 tower, il grattacielo più alto al mondo dice in un intervista al NY Times “pensando al benessere di chi ci avrebbe abitato o lavorato, abbiamo basato le nostre scelte sulla filosofia del feng shui e sull’integrazione con la natura”. Non a caso sono sempre più numerosi gli articoli che evidenziano proprio questa unione di “mondi” apparentemente lontani: basta infatti digitare “green building” e “Feng Shui” per trovarsi di fronte a 50 mila pagine web, che di giorno in giorno crescono come numero. Sicuramente con la crisi del petrolio c’è stato un incremento del fattore “economico” all’interno dei siti e dei singoli testi e articoli. Ecco allora che nel 45% di quelli analizzati emerge con forza il risparmio energetico e le fonti di energia alternativa. Ne è un esempio il grattacielo eolico che sorgerà a Miami, dove il design iper moderno si sposa con la scelta dell’energia eolica per produrre l’energia necessaria agli spazi abitativi e agli uffici. Un altro aspetto che non viene trascurato è quello legato a “estetica e moda” (31%). Basta infatti sfogliare riviste e siti di moda per trovare tra le location più fotografate quelle realizzate dal più famoso creatore di giardini verticali, Patrick Blanc, botanico paesaggista francese che ha rivisitato l’ideale del giardino trasformandolo in una vera installazione artistica, contesa tra le più importanti griffe di moda per arredare i loro showroom e grandi alberghi. Ma non si tratta solo delle facciate e dei materiali da costruzione: gli oggetti e arredi per la casa sono sempre più di ispirazione “naturale” e influenzati dal mood internazionale che pone l’ambiente nei primi posti nella sensibilità delle persone. Non è possibile individuare un “nome simbolo” della tendenza dell’energy building, ovvero un unico architetto famoso che ne abbia fatto la propria filosofia. La maggior parte delle grandi firme dell’architettura a livello internazionale, infatti, hanno realizzato le loro più recenti opere in base ai principi della bioarchitettura e dell’energy building. Uno dei più citati a livello internazionale è sicuramente l’italiano Renzo Piano: solo per quanto riguarda la sua ultima opera, la California Academy of Sciences (che al termine del 2008 verrà nominato il più “ecologico” tra i grandi edifici pubblici al mondo), sul web si trovano 19.500 tra pagine e citazioni. Ma questo trend si sta diffondendo in ogni parte del globo, come dimostrano i lavori di Norman Foster, che ad Abu Dhabi sta realizzando Masdar, che significa fonte, la prima città ecosostenibile (alimentata ad energia solare, eolica e ottenuta dal riciclo dei rifiuti, con trasporti a zero emissioni e la creazione di un microclima antiumidità). Sono ben 7.600 i siti che parlano di questa che viene definita la prima città-utopia. Ma i nomi e i progetti sono moltissimi, in tutto il mondo, sia per quanto riguarda grandi opere che per l’edilizia residenziale, dove uno degli aspetti su cui si fa maggiormente leva è proprio il risparmio che consente una casa ecologica, tanto che l’architetto bolognese Mario Cucinella, uno dei pionieri di questo trend, è solito ripetere “il 50% lo paghi tu, il 50% il sole”. Al loro fianco personaggi internazionali come l’estroso William Mc Donough, definito “il re dell’architettura sostenibile” o Winy Maas, che integra nei suoi progetti l’altissimo contenuto tecnologico con il rispetto dell’ambiente. Proprio perché il benessere viene dato dalle tecniche e dai materiali con cui è costruita la casa, ma anche dagli oggetti e gli arredi presenti al suo interno, sono moltissimi i designers e le aziende che propongono complementi e accessori creati utilizzando materiali naturali ed eco sostenibili per la casa (quasi 2 milioni le pagine web dedicate ad arredamento ed accessori per la casa “ecosostenibili”). Il boom che si registra sul web viene evidenziato e supportato anche da moltissimi libri (su Amazon sono più di 8.000 quelli inerenti al green design), alcuni dei quali in pochissimo tempo sono diventati dei best seller, come The green is the new black, di Tasmin Blanchard, stylist e fashion editor di quotidiani come l’Indipendent e l’Observer, divenuto una vera e propria bibbia del vivere “verde ma chic”. Ecco allora che sulle riviste di moda e di arredamento si moltiplicano mobili e accessori che portano tra le pareti domestiche un po’ di natura, da “serre da arredo” a Pc che sostituiscono il case di plastica con uno di legno o di alluminio interamente riciclabile, passando a mobili con un vero e proprio prato e tappeti che simulano l’erba.  (arredarein.it)

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ARRIVA IN ITALIA L’ENERGY BUILDINGultima modifica: 2009-06-20T04:26:33+02:00da worldeditor
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