ALCOL: 9 ADOLESCENTI SU 10 A CACCIA DI SBALLO LOW-COST

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Bevono quello che capita purché a basso costo pur di raggiungere lo sballo: sono ormai nove su dieci gli adolescenti che nel fine settimana si ubriacano in discoteca o nei pub, molti hanno meno di 18 anni. L’allarme è nei dati presentati oggi a Roma, nella giornata per la prevenzione dell’alcolismo, nel convegno organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) in collaborazione con ministero del Welfare e Organizzazione Mondiale della Sanita (Oms). “Non sono mai stati così tanti i giovani attratti dall’alcol”, ha detto il presidente della Società Italiana di Alcologia, Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol e del Centro per la ricerca sull’alcol dell’Oms. I dati, raccolti negli ultimi dieci anni, indicano che beve per ubriacarsi il 64,8% dei ragazzi e il 34% delle ragazze. Fra questi i minorenni (fra 11 e 18 anni) sono sempre di più (42% dei ragazzi e 21% delle ragazze) e sono più numerosi rispetto ai ragazzi più grandi (19-24 anni). Fra questi ultimi, infatti, ad ubriacarsi sono il 19% dei maschi e il 9% delle femmine. Dopo i 25 anni le percentuali scendono al 7,5% dei maschi e al 5,5% delle femmine. Per raggiungere lo sballo si bevono in media da quattro (tre per le ragazze) a sei bicchieri.

UNO SU QUATTRO GUIDA DOPO AVER BEVUTO
Tra i giovani della fascia 18-24 anni che guidano abitualmente (almeno qualche volta alla settimana), quelli con almeno un comportamento di consumo a rischio rispetto all’alcol sono il 26,1%. Lo afferma l’Istat che ha diffuso i dati sull’uso e abuso di alcolici nel 2008. Questa percentuale scende invece al 18% tra gli automobilisti occasionali o i giovani che non guidano affatto. Questa differenza nei comportamenti, sottolinea l’Istat, è dovuta in particolare al binge drinking (24,2% contro 17,1%). Complessivamente, il 18% dei guidatori abituali ha un comportamento di consumo a rischio rispetto all’alcol, contro l’11,9% tra chi guida occasionalmente o non guida. Anche tra gli anziani, si osserva una associazione più elevata tra consumo a rischio di alcol e guida abituale. Il bere a rischio si associa fortemente all’abitudine di andare in discoteca. Tra chi frequenta assiduamente questi locali, la quota di quanti dichiarano un consumo di alcol a rischio è più alta: sono il 35,1% rispetto al 24,2% di coloro che non vanno in discoteca se si considerano i maschi, mentre tra le donne le quote sono rispettivamente il 12,8% e il 6,2%. Tra i guidatori abituali, emerge una forte associazione tra l’assiduità nel frequentare le discoteche e il consumo a rischio, soprattutto tra i giovani fino a 24 anni e gli adulti fino a 44 anni.

TRENTASEI MILIONI DI ITALIANI CONSUMANO ALCOL
Sono 36 milioni gli italiani che consumano bevande alcoliche, pari al 68% della popolazione italiana con più di 11 anni. Quattordici milioni 545 mila persone lo fanno tutti i giorni. Lo afferma l’Istat che ha diffuso i dati sull’uso ed abuso di alcol nel 2008. L’80,5% dei consumatori di alcol sono uomini; in particolare bevono vino (66,9%), birra (59,7%), aperitivi, amari e superalcolici (52,9%). Le donne consumatrici sono il 56,3%; anche per loro la bevanda più diffusa è il vino (40,7%). I consumatori giornalieri di alcol scelgono per lo più il vino, 37,3% uomini e 14,2% donne; per la birra, le percentuali rispettivamente scendono al 7,6% e all’1,3%. L’uso di alcolici é residuale, 1,3% e 0,2%.   (ansa)

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ALCOL: 9 ADOLESCENTI SU 10 A CACCIA DI SBALLO LOW-COSTultima modifica: 2009-05-31T17:58:43+02:00da worldeditor
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