STRESSATI DAL LAVORO? SETTE COSE DA NON FARE. (WORKAHOLIC)

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Lavorare senza sosta e ossessionati dalle scadenze ha serie ripercussioni sulla qualità della nostra vita. Una ricerca condotta da George Griffin, professore di medicina interna della Saint Louis University, elenca sette passi falsi che mettono costantemente a rischio salute e benessere. Prima di tutto, lo stress è alla radice di moltissimi disturbi, dal mal di testa all`ipertensione, passando per problemi cardiovascolari e insonnia: un po` di pressione sul lavoro aiuta a essere più motivati, ma la tensione cronica può costare cara al nostro corpo. Bisogna tenere sotto controllo anche l`alimentazione: rinunciare al fast food e consumare un pasto regolare, seguendo una dieta bilanciata e ricca di carboidrati, proteine e vitamine. Ancora, non meno di otto ore di sonno sono indispensabili per non incorrere in problemi quali la scarsa concentrazione o i vuoti di memoria. Il corpo umano non è progettato per stare seduto alla scrivania otto ore di fila. Una passeggiata di trenta minuti al giorno è un buon compromesso per non rinunciare all`esercizio fisico e aiuta a combattere ansia e depressione. Evitiamo di andare al lavoro malati e non dimentichiamoci inoltre di sottoporci ai controlli medici di routine: potremmo aggravare le nostre condizioni fisiche e mettere a rischio la buona salute altrui. Infine, il “workaholic”, il lavoratore ossessionato, spesso combatte lo stress con un bicchiere di troppo. Al posto di un cocktail, per rilassarsi potrebbe essere d`aiuto un infuso o una lezione di yoga. “Molti casi di ossessione da lavoro sfuggono all`osservazione, perché la patologia viene offuscata  dalla grande produttività – afferma Luigi Ballerini, esperto di  psicologia del lavoro – ma si tratta di un alto rendimento professionale limitato nel tempo. Per arginare l`invasività del lavoro nel privato, proviamo a limitare l`intrusività della tecnologia, a imporci un codice di autoregolamentazione e a dedicarci alle  nostre passioni”.    (salute24)

APPROFONDIMENTI SUL TERMINE “WORKAHOLIC”: La sindrome da dipendenza dal lavoro o sindrome da workaholism è un disturbo ossessivo-compulsivo, un comportamento patologico di una persona troppo dedita al lavoro e che pone in secondo piano la sua vita sociale e familiare sino a causare danni a se stessa, al coniuge, ai figli.

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    • «Disturbo ossessivo-compulsivo che si manifesta attraverso richieste auto-imposte, un’incapacità di regolare le proprie abitudini di lavoro ed eccessiva indulgenza nel lavoro fino all’esclusione delle altre principali attività della vita».
    • «Persona il cui bisogno di lavorare è talmente eccessivo da creare notevoli disagi ed interferenze nello stato di salute, nella felicità personale, nelle relazioni personali e familiari e nel suo funzionamento sociale».

DIFFUSIONE: Raramente il fenomeno si manifesta nei dipendenti in quanto è loro precluso il rientrare al lavoro dopo la timbratura. I settori colpiti sono la libera professione: artigiani, avvocati, commercialisti, managers. Machlowitz nel 1980 stimava che circa il 5% della popolazione statunitense fosse affetta da workaholism. Kanai nel 1996 in uno studio sui manager giapponesi rilevava che circa il 21% ne presentava i sintomi.

MUTAZIONE CARATTERIALE: Il workaholic, essendo assillato dal lavoro, ha sbalzi adrenalinici elevati. È adrenalino-dipendente. Ciò determina aggressività a livello familiare e con i colleghi; è sempre sicuro di sé, invincibile, arido. È concentrato nel successo professionale. Tende a voler avere tutto sotto il suo controllo. Non pone un confine tra la vita professionale e quella personale, familiare; perde il concetto di privacy. Dorme poco, le sue forze lavorative sembrano inesauribili. Sentono un forte disprezzo per chi frequenta concerti, teatri, sport, in sintesi per coloro che spendono del tempo in attività “futili” e non produttive come il lavoro. Passa il tempo libero, i week-end, le ferie in attività che possano avere una qualche relazione col lavoro. Ha una rigidità comportamentale. I workaholic sono in genere ignari che il coniuge ed i figli abbiano spesso un profondo risentimento verso le loro abitudini lavorative. Il workaholic non tollera ostacoli al proprio modo di lavorare: chiunque si metta sulla sua strada subirà la sua aggressività. Cerca di mantenere una posizione di superiorità sui famigliari e di controllarli.

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STRESSATI DAL LAVORO? SETTE COSE DA NON FARE. (WORKAHOLIC)ultima modifica: 2009-02-26T04:10:00+01:00da worldeditor
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