L’ITALIA SPERA NELL’EXPORT

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Nonostante i venti di crisi il Made in Italy continuerà a segnare un andamento positivo sui mercati internazionali nel primo trimestre 2009. E’ questa la previsione che emerge da un’indagine Unioncamere-Assocamerestero sull’andamento tendenziale delle esportazioni italiane nei primi tre mesi del nuovo anno. A sostenere l’export dei nostri prodotti – dice la ricerca – di punta saranno principalmente i Paesi petroliferi e le economie emergenti, la cui domanda tenderà a contrastare il rallentamento delle vendite verso i paesi industrializzati. Sistema Moda, mobili, agroalimentare, meccanica e elettronica si configurano in particolare tra i comparti con le dinamiche più positive, a conferma del cambiamento in atto dei modelli di specializzazione del sistema produttivo e dei processi di ristrutturazione e riqualificazione della nostra industria. Per il sistema moda sarà la Russia, secondo le previsioni, a far registrare nei primi tre mesi del 2009 il dato più rilevante in termini di velocità di crescita dell’export. In valore assoluto, fermo restando il primato della Germania quale principale mercato di sbocco delle nostre merci, il mercato russo si avvia così a scalzare gli Stati Uniti dalla seconda posizione della classifica, stabilmente occupata fino alla fine del 2008. Verso Mosca, in particolare, si stima che nel primo trimestre 2009 si potrà registrare un incremento delle esportazioni del 32% rispetto all’analogo periodo del 2008, pari ad un aumento del dato medio mensile che passa dai 213 milioni di euro fatturati dall’Italia lo scorso anno ai 281 milioni attesi per il periodo gennaio-marzo 2009. Per il settore dei mobili, Russia, Cina e Turchia sono i paesi che registreranno le variazioni positive più significative dell’export italiano di arredamento e design. Le esportazioni del comparto nel mercato russo, nonostante alcune flessioni, si stima possano raggiungere la quota del 32% del totale esportato (rispetto al 16% del 2004) e raddoppiare il loro valore medio mensile nel primo trimestre 2009 rispetto allo stesso periodo del 2004, attestandosi attorno ai 68 milioni di euro, incrementando così dell’11% la propria velocità di crescita rispetto all’analogo periodo 2008. Lo studio di Unioncamere e Assocamere sottolinea che ci si aspetta un crescita a ritmi sostenuti tra gennaio e marzo anche per l’agroalimentare italiano, in particolare verso Cina e Turchia. L’incremento del valore medio mensile nel primo trimestre 2009 previsto per le esportazioni verso la Cina supera il 65%, portando le stime delle vendite medie da 6 milioni di euro dell’analogo periodo del 2008 ad oltre 9 milioni. Secondo la ricerca l’andamento delle esportazioni italiane dei beni strumentali appare strettamente correlato al livello di sviluppo della struttura produttiva dei Paesi di destinazione e dunque alla loro necessità di industrializzazione diffusa e di modernizzazione degli impianti produttivi esistenti. Ciò spiega il trend positivo dell’export italiano verso India e Russia, dove la rapida progressione dell’industrializzazione ha sostenuto negli ultimi anni le nostre esportazioni e ha portando le quote di questo settore a raggiungere nel 2008, rispettivamente, l’8% e il 15% dell’export italiano verso i due paesi (con una crescita rispettiva di 5 e 6 punti percentuali negli ultimi quattro anni). Per l’India, caratterizzata da uno sviluppo economico più recente, secondo Assocamerestero è possibile prevedere nel primo trimestre 2009 un ulteriore incremento del 60%. Nel 2004 l’export italiano nel subcontinente indiano aveva valori molto simili a quelli registrati sul mercato brasiliano (pari a circa 37 milioni di euro). Infine la Germania si confermerà un importante mercato di riferimento per le vendite di strumenti elettronici e di precisione Made in Italy, con una crescita stimata del 5% nel primo trimestre 2009 su un valore medio che, già nel primo trimestre 2008, si attestava ad oltre 310 milioni di euro.

(miaeconomia)

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L’ITALIA SPERA NELL’EXPORTultima modifica: 2009-02-23T06:01:44+01:00da worldeditor
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