TABAGISMO E FUMO DI SIGARETTA: I RISCHI PER LA SALUTE

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Fumare una sigaretta a settimana non fa bene ma non provoca neppure gravi danni; i rischi da tabagismo aumentano vertiginosamente se il consumo abituale è di oltre 6-10 sigarette al giorno. Il fumo di pipa o di sigaro è meno dannoso se non è aspirato, ma è più dannoso del fumo da sigaretta se viene aspirato. I fumatori rischiano l’ infarto cardiaco 4 volte di più di un non fumatore; il fumo infatti non danneggia solo i polmoni: a ogni boccata di sigaretta i vasi sanguigni si restringono, causando un aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca (la nicotina provoca tachicardia). Inoltre, il monossido di carbonio assorbito col fumo riduce l’ apporto di ossigeno alle pareti interne delle arterie, favorendo i depositi arteriosclerotici con gravi conseguenze (infarto, angina pectoris, ictus cerebrale, occlusione di arterie delle gambe) e aumentando la possibilità di trombosi. Chi smette di fumare riduce di 1/5 il rischio di disturbi cardiocircolatori; dopo un anno senza sigarette i rischi si riducono ulteriormente e dopo 3-5 anni (a seconda del numero di sigarette fumete in precedenza) si azzerano del tutto.

APPROFONDIMENTI: Il tabagismo, meglio conosciuto come fumo, è l’atto di bruciare le foglie secche della pianta del tabacco e inalare il fumo derivato per piacere, per fini rituali, come abitudine o dipendenza. La pratica era comune tra i Nativi Americani sia del nord che del sud America e fu in seguito introdotto anche nel resto del mondo per via commerciale dopo l’esplorazione delle Americhe da parte degli Europei. Il fumo di tabacco contiene nicotina, uno stimolante che crea dipendenza e che migliora temporaneamente la memoria, l’umore e la velocità di riflessi, ma genera anche una forte dipendenza chimica, sia fisica che psicologica. La nicotina, come tutti gli stimolanti, può anche aumentare l’ansia, la difficoltà nel riposo e i disturbi al sistema metabolico. Ricerche mediche hanno determinato che il fumo è uno dei maggiori fattori che contribuiscono a provocare problemi di salute, specialmente il tumore al polmone, l’enfisema e malattie cardiovascolari. Molti paesi regolano o limitano la vendita di tabacco e nella pubblicità dello stesso, quando permessa, e nelle confezioni è richiesto l’inserimento di avvisi riguardo ai rischi connessi al consumo. Molti governi vietano il fumo nella maggior parte o nella totalità dei luoghi pubblici per proteggere i non-fumatori dal fumo passivo.

EFFETTI DEL TABAGISMO SULLA SALUTE

FUMO ATTIVO: Il fumo attivo è certamente il più rischioso e si riferisce a chi volontariamente inala e aspira del fumo derivante da tabacco. Uno studio inglese a riguardo ha pubblicato che i non fumatori vivono in media 10 anni di più dei fumatori e che i forti fumatori hanno il 25% di possibilità in più di morire di tumore al polmone o di polmonite cronica ostruttiva. Il danno che provoca un fumatore ai propri polmoni può impiegare fino a 20 anni prima di diventare un cancro. Inoltre, più uomini che donne muoiono a causa del fumo. Lo United States Centers for Disease Control and Prevention dichiara che il fumo è la prima causa di rischio per la salute tra i paesi sviluppati e che il tabagismo è una delle più importanti cause di morte prematura nel mondo. Fumare può anche creare problemi se si è incinte, il feto infatti può nascere prematuro. Ma il rischio maggiore è che causi malattie al sistema cardiovascolare favorendo l’arteriosclerosi o cancro al polmone, laringe o lingua. La cancerogenicità del tabacco – più che dai componenti del tabacco stesso – deriva da processo di combustione: ogni materiale bruciato contiene infatti idrocarburi policiclici aromatici, nello specifico benzopirene. La reazione che li rende cancerogeni deriva dall’ossidazione che produce un eposside che lega col DNA covalentemente e lo distorce permanentemente. La distorsione, quindi il danneggiamento del DNA è la causa del cancro. Essendo la nicotina un potente stimolante, che anche se presente in piccole dosi, è sufficiente per creare una dipendenza. Secondo la Canadian Lung Association, il fumo uccide circa 40.000 canadesi ogni anno. Il fumo è altresì importante fattore causale dell’enfisema polmonare, della bronchite cronica, dell’ipertensione, dell’infarto cardiaco e di altri danni più o meno rilevanti ad una grandissima parte degli organi del corpo umano.

FUMO PASSIVO: Il fumo passivo è il fumo che viene involontariamente respirato in ambienti in cui sono presenti persone che fumano. Un rapporto della European Respiratory Society (Lifting the smokescreen, 2006), stima che, nell’anno 2002, il fumo passivo sarebbe stato responsabile della morte di circa 80.000 adulti in Europa, di cui circa 7000 sui luoghi di lavoro. Per l’Italia sono stati stimati 7180 morti complessivi per fumo passivo di cui 993 per esposizione sui luoghi di lavoro. È questa la causa principale dei divieti di fumo vigenti nella maggior parte delle nazioni industrializzate. I rapporti di valutazione che continuano ad affluire dall’Irlanda, dalla Norvegia, dalla Nuova Zelanda, dall’Italia e da altri paesi indicano che la legislazione che ha esteso il divieto di fumo a tutti gli ambienti chiusi, ad eccezione delle aree riservate ai fumatori, migliora la salute, riduce il consumo del tabacco ed ha un effetto economico neutro o positivo sul settore dell’ospitalità, mentre la lista dei paesi che vietano il fumo negli ambienti pubblici si va incrementando. Negli ultimi due anni in Europa il divieto si è esteso a Malta , Spagna, Svezia e Scozia. Nel 2007 sono entrate in vigore in Europa legislazioni che hanno vietato il fumo gli ambienti indoor d’Inghilterra, Galles, Irlanda del Nord e Canton Ticino, mentre dal gennaio 2008 il divieto si è esteso interamente anche alla Francia. In Italia, la riduzione osservata del fumo passivo dopo l’entrata in vigore della legge antifumo avrebbe determinato già a breve termine effetti sulla salute misurabili. Una riduzione dell’11% dei ricoveri per infarto acuto del miocardio è stato osservato in Piemonte nei sei mesi successivi all’entrata in vigore della legge nella popolazione sotto i 60 anni.

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TABAGISMO E FUMO DI SIGARETTA: I RISCHI PER LA SALUTEultima modifica: 2009-01-28T06:00:19+01:00da worldeditor
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