LIVING PLANET REPORT. E’ IN ARRIVO LA RECESSIONE ECOLOGICA

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Il collasso dei sistemi naturali, contribuirà a far salire costi di energia e alimenti. Lo spiega una nuova ricerca. Il Living Planet Report, prodotto dal Wwf insieme alla Società Zoologica di Londra (ZSL) e al Global Footprint Network, illustra come oltre tre quarti della popolazione umana viva in paesi `debitori’ dal punto di vista ambientale, dove cioè i consumi nazionali superano abbondantemente la capacità biologica nazionale. Il Global Footprint Network (GFN) spiega come ogni Paese lasci una sua «impronta ecologica» e mostra come la biocapacità globale, ovvero, l’area necessaria a produrre le risorse primarie per i nostri consumi e a «catturare» le nostre emissioni di gas serra, è di circa 2.1 ettari `globali pro-capite mentre l’impronta ecologica e cioè il nostro utilizzo delle capacità produttive dei sistemi naturali sale a 2.7 ettari globali pro-capite. Questo porta a scoprire come il deficit ambientale sia ormai di 0,6 ettari globali pro-capite. Secondo Mathis Wackernagel, direttore di GFN , il limite della disponibilità delle risorse e il collasso dei sistemi naturali possono far scattare una potente stagflazione (stagnazione ed inflazione) con un crollo del valore degli investimenti mentre i costi di cibo ed energia potrebbero salire alle stelle. Ma chi sono i paesi che divorano più risorse? Per il report Usa e Cina hanno le più grosse footprint nazionali, con circa il 21% ciascuna di consumo della biocapacità globale; ma nei valori pro-capite gli statunitensi mantengono il primato assoluto di grandi `divoratori’ del pianeta, richiedendo una media di 9.4 ettari globali, ovvero ciascun americano vive con le risorse di circa 4.5 pianeti Terra, mentre i cittadini cinesi sono su una media di 2.1 ettari pro-capite, mangiano un solo Pianeta. L’Italia, al 24 posto nella classifica dei paesi per Impronta Ecologica, ha un’impronta di 4,8 ettari globali pro capite ed una biocapacità di 1,2 ettari globali pro capite. Quindi in una situazione di deficit ecologico, di 3,5 ettari globali pro capite. Prima di noi ci sono, tra gli altri, USA, Danimarca, Australia, Canada, Grecia, Spagna, Regno Unito, Francia, Giappone mentre dietro di noi vengono, ad esempio, Portogallo, Germania, Olanda. Arrivando alla biocapacità, (l’area necessaria a produrre le risorse primarie per i consumi e a «catturare» le emissioni di gas serra), questa è distribuita in maniera non omogenea. Infatti, otto nazioni (USA, Brasile, Russia, Cina, India, Canada, Argentina e Australia) contengono oltre la metà della biocapacità globale. I modelli di crescita della popolazione e dei consumi rendono 3 di questi paesi `debitori’ ecologici, con un’Impronta Ecologica superiore alla bio-capacità nazionale – gli Stati uniti (con un’Impronta 1.8 volte rispetto alla biocapacità nazionale), Cina (con 2.3 volte) e India (con 2.2. volte).

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LIVING PLANET REPORT. E’ IN ARRIVO LA RECESSIONE ECOLOGICAultima modifica: 2008-12-24T02:36:00+01:00da worldeditor
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