TECNOLOGIA ROBOTICA APPLICATA ALLE SCIENZE DELLE TERRA

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Il monte St. Helens monitorato attraverso una rete wireless, per tenerlo sotto controllo e monitorarne l’attività. Per la prima volta la tecnologia wireless è stata utilizzata per realizzare un robusto sistema Wi-Fi sul vulcano St. Helens (Sant’Elena), nello stato di Washington. Il vulcano, la cui eruzione del 1980 creò particolare interesse negli studiosi a causa della serie di segni premonitori (terremoti, esalazione i fumi), e che determinò, a causa dell’esplosione iniziale e di una serie di dislocazioni nell’ambito della struttura, una modifica sostanziale della topografia della zona, è stato, nell’ultimo ventennio, oggetto di accurato studio e osservazione, grazie anche ai notevoli finanziamenti che il progetto ha ricevuto nel tempo. Oggi, grazie anche all’aiuto di 1,63 milioni di dollari messi a disposizione dalla NASA, il professor Wenzhan Song, direttore del Sensorweb Research Laboratory della Washington State University Vancouver (WSUV), ha potuto realizzare una rete di sensori robot, collegati da una rete Wi-Fi capaci di iniziative non programmate, destinati a fornire informazioni circa l’attività microsismica del vulcano. La rete fa capo al Johnston Ridge Observatory, dislocato in cima al vulcano, che trasmette poi i dati al campus del Mount. St. Helens and WSU Vancouver Laboratory. La stazione di monitoraggio e di acquisizione dei dati è completamente automatizzata, capace quindi di gestire situazioni di allerta in caso di imminente pericolo. In ogni caso l’installazione ha avuto il compito di creare una arena sperimentale per poter applicare lo stesso tipo di ambiente ad altri scenari ,come monitoraggio di scavi sotterranei, interventi in caso di disastro minerario e attacchi terroristici, anche se capaci di distruggere o mettere fuori uso i network tradizionali. I sensori sono montati su spider, strutture dotate di capacità limitata di movimento, alimentati da batterie alcaline e che, pittorescamente, sono state definiti dallo stesso progettista molto simili ai droidi di StarWars. È stato anche sperimentata l’opportunità di poter lanciare i sensori direttamente da un elicottero, con atterraggio morbido e possibilità di iniziare il monitoraggio in tempo reale. Il direttore del progetto ha affermato che il monitoraggio di un vulcano rappresenta l’ambiente migliore per poter verificare l’efficienza del sistema,  grazie al continuo cambiamento ambientale che questo tipo di struttura presenta anche in tempi piuttosto ristretti. Questo permetterebbe di creare poi scenari di verifica e controllo su ambienti a rischio, come quelli descritti in precedenza.

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TECNOLOGIA ROBOTICA APPLICATA ALLE SCIENZE DELLE TERRAultima modifica: 2008-12-14T05:26:22+01:00da worldeditor
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