I TERREMOTI PIU’ GRAVI IN ITALIA

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Il terremoto dell’altra notte in Abruzzo è il più grave degli anni Duemila in Italia. Ecco una scheda sui maggiori terremoti che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi 100 anni:

MESSINA-REGGIO: sono le 5 del 28 dicembre 1908 quando una scossa di magnitudo 7 rade al suolo la città siciliana e quella calabrese, provocando la morte di circa 86.000 persone.

AVEZZANO: alle 7,48 del 13 gennaio 1915 una violenta scossa di magnitudo 6,8 distrugge Avezzano e il resto della Marsica provocando la morte di circa 33.000 persone.

BELICE: alle 2,35 del 15 gennaio 1968 una scossa di magnitudo 6,4 colpisce la valle del Belice. Ne seguono diverse altre. I morti sono 236 persone nel Belice e nella Sicilia occidentale.

TUSCANIA: il 6 febbraio 1971 una scossa di magnitudo 4,5 colpisce il paese laziale. I morti sono 31. Dalla facciata della splendida basilica di San Pietro si stacca il rosone e all’interno crolla il catino dell’abside.

FRIULI: alle 21,24 del 6 maggio 1976 una violenta scossa di magnitudo 6,2 sconvolge in pochi secondi il Friuli. Muoiono 976 persone e altre 3.000 rimangono ferite. I Comuni colpiti sono 137 e le case distrutte o danneggiate circa 100.000.

IRPINIA-BASILICATA: la sera del 23 novembre 1980 una scossa di magnitudo 6,8 devasta un’area dell’Appennino meridionale, tra l’Irpinia, in Campania, e la Basilicata. Perdono la vita 2.570 persone mentre quasi altre 9.000 rimangono ferite. Le persone che rimangono senza casa sono circa 300.000.

UMBRIA-MARCHE: alle 2,33 del 26 settembre 1997 una scossa di magnitudo 5,6 colpisce l’ Umbria e le Marche. Ne seguono molte altre che fanno crollare parte della volta della Basilica di San Francesco ad Assisi. Le immagini riprese in diretta tv fanno il giro del mondo. Il sisma fa 11 vittime e 126 persone rimangono ferite. I senzatetto sono 32.000.

MOLISE: alle 11,32 del 31 ottobre 2002 un terremoto di magnitudo 5,6 colpisce il Basso Molise. A San Giuliano di Puglia (Campobasso) crolla la scuola elementare. Una maestra e 27 bambini sono le sole vittime del sisma, che in quella scuola causa anche il ferimento di altri 39 piccoli.

  • APPROFONDIMENTI: I terremoti (dal latino terrae motus) sono vibrazioni della crosta terrestre, provocate da un’improvvisa liberazione di energia in un punto profondo della crosta terrestre; da questo punto si propagano in tutte le direzioni una serie di onde elastiche, dette “onde sismiche”. La superficie terrestre è in lento ma costante movimento (vedi placca tettonica) e i terremoti si verificano quando la tensione risultante eccede la capacità del materiale di sopportarla. Questa condizione occorre molto spesso sui confini delle placche tettoniche nelle quali la litosfera terrestre può essere suddivisa. Gli eventi sismici che si verificano nei confini tra placche sono detti terremoti interplacca, quelli meno frequenti che avvengono all’interno delle placche della litosfera sono detti terremoti intraplacca. I terremoti si verificano ogni giorno sulla Terra, ma la maggior parte causa poco o nessun danno. La durata media di una scossa è molto al di sotto dei 30 secondi; per i terremoti più forti, però, può arrivare fino a qualche minuto. Le onde elastiche che si propagano durante un terremoto sono di diverso tipo e in alcuni casi possono risultare in un movimento prevalentemente orizzontale o verticale del terreno (scossa ondulatoria o sussultoria). Un terremoto può essere accompagnato da forti rumori che possono ricordare boati, rombi, tuoni, sequenze di spari, …; questi suoni sono dovuti al passaggio delle onde sismiche all’atmosfera e sono più intensi in vicinanza dell’epicentro.
  • I DANNI DEI TERREMOTI: I terremoti possono causare gravi distruzioni e alte perdite di vite umane, attraverso una serie di agenti distruttivi, il principale dei quali è il movimento violento del terreno, accompagnato da altri effetti quali inondazioni (ad esempio, maremoto o rottura di infrastrutture ex.dighe), cedimenti del terreno (frane, smottamenti), incendi o fuoriuscite di materiali pericolosi. In un particolare terremoto, ciascuno di questi agenti può essere predominante e, storicamente, ha causato gravi danni o numerose vittime. I terremoti sono gli eventi naturali di gran lunga più potenti sulla terra. I grandi terremoti possono rilasciare un’energia superiore a migliaia di bombe atomiche in pochi secondi, solitamente misurata in termini di momento sismico. A tal riguardo basti pensare che un terremoto riesce a spostare in pochi secondi volumi di roccia di centinaia di chilometri cubi. Qui c’è un semplice programma che permette di calcolare l’energia rilasciata da un terremoto in funzione della sua magnitudo.
  • IPOCENTRO ED EPICENTRO: I terremoti di maggiore magnitudo sono di solito accompagnati da altri eventi secondari (e non necessariamente meno distruttivi) che seguono la scossa principale e si definiscono repliche (spesso definite in modo non corretto scosse di assestamento). Quando si verificano contemporaneamente o quasi, allora si tratta di terremoti indotti (quando il sisma innesca la rottura di altra roccia che era già prossima al punto critico di rottura). La fonte del terremoto è distribuita su un’area significativa -nel caso dei terremoti più devastanti, ha un raggio di oltre un migliaio di chilometri- ma è normalmente possibile identificare un punto preciso dal quale le onde sismiche sono apparentemente partite. Questo si chiama “ipocentro” e qui si è originato il movimento della frattura (faglia) o la sua improvvisa generazione. La proiezione verticale dell’ipocentro sulla superficie terrestre viene invece detta “epicentro“.
  • CAUSE DEI TERREMOTI: Alcuni terremoti sono causati dal movimento magmatico all’interno di un vulcano, e possono essere indicatori di una imminente eruzione. In rarissimi casi dei terremoti sono stati associati all’accumulo di grandi masse d’acqua dietro a delle dighe, come per la diga di Kariba in Zambia, Africa, e con l’iniezione o estrazione di fluidi dalla crosta terrestre (Arsenale delle Montagne Rocciose). Tali terremoti avvengono perché la resistenza della crosta terrestre può essere modificata dalla pressione del fluido. Infine, i terremoti (in senso molto ampio) possono essere il risultato della detonazione di esplosivi. Nel periodo della guerra fredda, i due blocchi studiavano i progressi nucleari del blocco contrapposto grazie all’utilizzo dei sismometri, al punto che i test nucleari (sotterranei o in atmosfera) sono stati usati sia dagli USA che dall’URSS come una sorta di comunicazione indiretta col nemico.
  • PREVEDIBILITA’ DEI TERREMOTI: Le variazioni dell’altezza della falda idrica e della gravità locale, oltre che dell’emissione di Radon, non sono considerati dalla maggior parte della comunità scientifica come segnali utili per prevedere un terremoto. Il Terremoto ad Haicheng del 4 febbraio 1976 è stato storicamente il primo terremoto previsto ma in quel caso i segnali erano talmente intensi da essere incontrovertibili. La tematica è stata oggetto di discussioni e polemiche in Italia a seguito del Terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009 in quanto Giampaolo Giuliani, un tecnico di laboratorio, aveva sostenuto nelle settimane precedenti l’imminenza di una disastrosa scossa nella regione proprio sulla base delle aumentate emissioni di Radon.
  • I MAREMOTI: I terremoti, specialmente quelli che avvengono sotto il mare o gli oceani, possono provocare maremoti, sia come risultato diretto della deformazione del letto marino causata dal terremoto, sia come risultato di uno smottamento subacqueo indirettamente innescato da questo.  (Wikipedia)
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I TERREMOTI PIU’ GRAVI IN ITALIAultima modifica: 2009-04-08T05:11:00+02:00da worldeditor
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