VINO: 5 REGOLE PER BERE BENE

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Resveratrolo, flavonoidi , fenoli. Il vino è una miniera di nutrienti e antiossidanti: rallenta l`invecchiamento e secondo recenti studi sarebbe anche un buon regolatore di glicemia e obesità. L`importante è bere con moderazione e fare attenzione ad alcune semplici regole. “Il vino  ha tantissime qualità: la ricchezza di vitamine, l’azione antiossidante, la funzione diuretica, il fatto che contribuisce ad abbassare la pressione, favorisce i processi digestivi ed ha un effetto vasodilatatore”, dice Luca Maroni, analista sensoriale e degustatore professionista, che anche quest`anno organizza a Roma “SensOfWine” una due giorni di degustazioni con oltre 200 aziende presenti e oltre mille vini di eccellenza. “Se non si supera mai la quantità di 375 centilitri al giorno – aggiunge l’esperto – il vino può solo contribuire a farci stare bene”. Il primo consiglio è “non consumare mai il vino troppo lontano dai pasti”. A chi ha paura che rosso e bianco insieme facciano girare la testa sarà utile sapere che non c`è pericolo nel mischiare i vini, ma “è il superamento di una data quantità di vino la causa dell`emicrania”. Importanti sono anche selezione e percezione. Per garantire che quello che beviamo ci faccia anche bene e che le sostanze nutritive di un buon bicchiere siano inalterate il consiglio è “evitare il vino del contadino – continua Maroni – perché anche il peggior vino dell`industria è più integro del miglior vino del contadino”. Anche al ristorante si “dovrebbe accettare il cosiddetto vino della casa solo se si è certi che provenga da un produttore vinicolo”. Un`altra indicazione utile è quella di prendersi il giusto tempo per degustare: valorizzare le percezioni, il gusto e l`olfatto, oltre a fornire una maggiore soddisfazione aiutano a contenere le quantità. Fidarsi delle sensazioni primarie nell’assaggiare un vino –  sostiene l`esperto “è la migliore guida per l`apprezzamento sensoriale”.  (salute24)

APPROFONDIMENTI – VINO E SALUTE: Il vino è una bevanda con effetti psicoattivi a causa dell’elevato contenuto in alcol etilico, il componente presente in maggior quantità nel vino esclusa l’acqua. Da questo punto di vista il vino viene considerato al pari di altre sostanze stupefacenti, anche perché, come queste, provoca dipendenza (alcolismo). Per il suo contenuto in alcol, il consumo elevato di vino, come di altre bevande alcoliche, provoca effetti tossici, in particolare per il fegato. L’alcol etilico è inoltre cancerogeno per diversi organi ed è tossico per gli embrioni, motivo per il quale il consumo di vino è sconsigliato alle donne in gravidanza. D’altro canto, il consumo limitato di vino (due bicchieri al giorno), sembra avere effetti positivi sulla salute: riduce il colesterolo LDL e aumenta l’HDL (quello “buono”) ed inibisce l’aggregazione piastrinica (effetti attribuiti all’alcol); inoltre è una fonte di polifenoli, in particolare il resveratrolo. Inoltre apporta sostanze anticancerogene e aiuta a mantenere libere le arterie.

ENOLOGIA: L’enologia è lo studio del vino in generale. Essa si occupa della viticoltura, della vinificazione, dell’affinamento (compresa la conservazione in cantina) e della degustazione. Il nome deriva dal greco oinos (vino) e logos (studio).

TIPI DI VINO: I vini si differenziano tra loro per il sistema di vinificazione (vini normali e speciali) e per le proprietà organolettiche: colore, profumo, gusto e retrogusto; altri parametri concorrono a definire le caratteristiche di un vino: alcol, acidità, sapidità, sensazione di astringenza (dovuta ai tannini). I vini possono essere differenziati in vini tranquilli, vini frizzanti e spumanti, a seconda del fatto che siano in grado o meno di sprigionare anidride carbonica all’apertura delle bottiglie. Costituisce ulteriore distinzione il contenuto in zuccheri non fermentati del vino (secco, semisecco, dolce…). Inoltre ogni vino è caratterizzato da una temperatura di servizio (temperatura ideale per la consumazione) e da abbinamenti ottimali con determinate pietanze.

VINI SPECIALI: Si intendono per vini speciali quelli che dopo il processo di vinificazione e prima di essere immessi al consumo vengono sottoposti ad ulteriori interventi tecnici o all’aggiunta di altri componenti. I vini speciali sono:

  • Vino spumante: In seguito ad una vinificazione tradizionale come per un normale vino bianco, viene aggiunto il cosiddetto Liquer de Tirage ovvero lieviti, monosaccaridi (zucchero di canna) e minerali, al fine di provocare una rifermentazione che può avvenire in bottiglia (metodo Champenois o Classico) o in autoclave (metodo Charmat o Martinotti)
  • Vino liquoroso
  • Vino aromatizzato

ETICHETTA: L’etichetta costituisce una sorta di Carta d’identità del vino, in quanto contiene tutti gli elementi necessari per identificare il prodotto a cui si riferisce. Le informazioni che devono essere riportate sull’etichetta sono stabilite sia dalle norme in vigore che dai rispettivi disciplinari di produzione; devono essere riportate le informazioni relative alle analisi chimiche del prodotto, grado alcoolico con tolleranza 0,5% in volume, calcolato a 15 °C, in quanto il volume dell’alcool e dell’acqua variano in modo differenziale al variare della temperatura, indicazione dei solfiti contenuti, capacità del contenitore, comune di produzione, nome ragione sociale e sede dell’imbottigliatore, nome dell’azienda. Per i vini DOC e DOCG è obbligatorio indicare l’anno di produzione. A partire dalla vendemmia 2005 è diventato obbligatorio anche in Italia indicare la presenza di anidride solforosa o solfiti.

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VINO: 5 REGOLE PER BERE BENEultima modifica: 2009-03-19T04:17:00+01:00da worldeditor
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