L’UOMO? IN VIA D’ESTINSIONE

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Il futuro sarà donna? L’associazione ambientalista inglese Chem Trust lancia l’allarme: lo smog minaccia la sopravvivenza della nostra specie. Dagli animali all’uomo aumentano i fenomeni di “femminilizzazione”. Lo scenario prefigurato dal rapporto pubblicato dal ChemTrust è dei più foschi: basato su oltre 250 studi pubblicati nel mondo scientifico, dipinge un futuro, neppure troppo lontano, dominato dalle donne. Un futuro costruito non a colpi di evoluzione ma di alterazioni ormonali causate dagli inquinamenti irresponsabili dell’uomo che scarica agenti chimici in corsi d’acqua, terreni e atmosfera. Innumerevoli i casi in natura: si va dai daini senza testicoli a pesci maschi che ovulano, dagli orsi ermafroditi agli alligatori con il pene sempre più piccolo e a orche e balene a corto di spermatozoi. Fino ad arrivare all’uomo. Gli scienziati dell’università di Rochester nello Stato di New York, dice il rapporto, hanno scoperto che l’esposizione delle madri agli ftalati, dopo e durante la gravidanza, potrebbe provocare delle anomalie nello sviluppo dell’apparato genitale dei neonati. Lo studio, pubblicato sulla rivista americana Environmental Health Perspectives nel 2005 ebbe ampia eco sull’opinione pubblica, nonostante la tossicità di questi composti non fosse una novità per il mondo scientifico, tanto che già nel 1999 la Commissione europea vietò i giocattoli con quantità di ftalati superiore allo 0,1% per i bimbi di età inferiore ai 36 mesi. Il fatto è che gli ftalati sono contenuti in tantissimi oggetti, dalle scarpe ai rivestimenti per automobili, dai cosmetici ai vestiti, ed è quasi impossibile non venirne a contatto, così come accade per molte altre sostanza tossiche. I numerosi studi sui policlorobifenili (PCB) ne hanno dimostrato la tossicità sul sistema immunitario ed endocrino ma anche alterazioni neurologiche e nello sviluppo prenatale. Messi al bando sono stati però ampiamente usati nei decenni scorsi, tanto che sono stati documentati episodi di intossicazione di massa (in Italia a Brescia, sede dell’azienda chimica Caffaro). E ancora, ricorda lo studio Chem Trust, nelle località più inquinate dai componenti chimici come la diossina, sono più frequenti le nascite di femmine. Diossina, DDT e policlorobifenili (tutti prodotti chimici noti come ED, Endocrine Disrupters) non sono più usati ma ancora presenti nell’ambiente e i loro effetti continueranno a farsi sentire. Allo stesso tempo continueranno a essere usati pesticidi, antiparassitari e altre sostanze, dice il rapporto, che contribuiscono ad alterare le funzioni endocrine degli esseri viventi senza che in molti casi sia possibile fare qualcosa. Le pillole anticoncezionali ad esempio: gli ormoni femminili che vi sono contenuti superano il trattamento di purificazione delle acque fognarie e finiscono nei fiumi. Così le dimensioni degli organi sessuali degli alligatori della Florida sono diminuiti nel corso degli anni, è aumentato il numero di orsi polari che hanno sia il pene sia la vagina, i cervi del Montana e dell’Alaska presentano un aumento della deformità dei testicoli, mentre buona parte dei pesci maschi dei fiumi britannici hanno iniziato a sviluppare uova nell’apparato sessuale, come le femmine. Maschi in via d’estinzione?

(libero.it)

Io credo proprio che non sia possibile l’aumento di fenomeni di femminilizzazione, visto che l’uomo nella storia e nella vita è stato sempre dimostratore di un gran senso di forza e virilità. E poi abbiamo sempre un chiodo fisso: le donne. Un saluto, il vostro simpaticone Worldeditor.

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L’UOMO? IN VIA D’ESTINSIONEultima modifica: 2008-12-29T04:36:59+01:00da worldeditor
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